I giorni della prima metà del settembre 1943 furono, in Italia ed in Sardegna, drammatici e confusi. Siamo nel mezzo di una guerra mondiale assurda e devastante. L’Italia è schiacciata tra la vecchia alleanza con la Germania (e con il suo esercito d’occupazione), e la necessità assoluta di chiudere una resa, possibilmente onorevole, con gli anglo-americani che hanno già conquistato la Sicilia e che bombardano giornalmente le città italiane. Ma gli avvenimenti concitati e contradditori, successivi all’arresto di Mussolini (25 luglio) fino alla firma dell’armistizio (3 settembre) ed oltre, dimostrano che questo cambio di alleanze venne pensato, gestito e condotto senza nessuna serietà, né sul piano politico né su quello militare. Continua la lettura di Un giorno di settembre del ’43, a Porto Conte→
La pesante bitta che si trova di fianco alla dogana, è testimone di una curiosa storia di Alghero. Allineata allo scalo, che ora non esiste più, aiutava i pescatori nelle manovre di alaggio e varo delle piccole e medie imbarcazioni. Il suo arrivo in città è legato a un fatto avvenuto all’ingresso del porto di Alghero nell’aprile del 1908, quando il piroscafo Hohenzollern, si incagliò sulla secca delle Murgie. Durante le operazioni di alleggerimento della nave, per disincagliarla, la bitta venne sbarcata. Dimenticata per qualche tempo sulla banchina del porto con altri rottami, venne recuperata e fissata dove si trova ora… Continua la lettura di Il piroscafo incagliato nel porto di Alghero→
E’ il 1713 quando ai duchi della Savoia, per un gioco di equilibri internazionali (Trattato di Utrecht), viene affidata la Sicilia.
Le potenze europee si stanno dividendo tra loro parte dei possedimenti spagnoli e per il sig. Vittorio Amedeo II, duca delle montagnose terre della Savoia, è un colpo fortunato. Ottiene Nizza, varie terre in Piemonte e soprattutto la Sicilia. Non perde tempo, e nel dicembre di quello stesso anno si precipita nella cattedrale di Palermo per acquisire il tanto desiderato titolo di Re. Continua la lettura di Ma dove sono finiti i rivoluzionari sardi?→
Ad Alghero, nelle sere d’estate, i turisti passeggiano lungo i bastioni e passando sotto la grande torre sul mare qualcuno si chiede perché si chiami Torre Sulis. Chi sa chi era mai, questo Sulis…
Alla fine del film Il mostro di Roma, il grande Nino Manfredi (uomo qualunque ingiustamente accusato di crimini orrendi, ma poi prosciolto), si vanta con i passanti che incontra per le strade della capitale di essere “stato qualcuno”, di essere stato nientemeno che “er mostro de Roma”. Continua la lettura di L’incredibile storia di William Martin→
Molto spesso le battaglie navali cambiano definitivamente il corso della Storia. Avere il dominio del mare significa accedere alle rotte commerciali, significa avere il controllo di porti e terre lontane, significa garantirsi l’arrivo di generi alimentari, spezie, metalli, significa avere potere economico e militare. Continua la lettura di 1353, la battaglia navale di Porto Conte→
In età tardomedievale un artista era considerato poco più che un artigiano, sebbene gli fosse richiesta una maggiore conoscenza delle tematiche soprattutto religiose affrontate nell’opera. Opera che il pittore dipingeva non per il piacere di esprimersi, ma sempre su ordinazione da parte di un committente, il quale si accordava con l’artista sul soggetto, le dimensioni, i materiali, il prezzo e i tempi di consegna. Continua la lettura di Un contratto del XV secolo→
Uno straordinario intervento di archeologia industriale.
di Nino Monti
Nell’ottobre del 1987 si era tenuta, nella sede di Alghero l’importante riunione per l’approvazione del budget 1988 e del business plan 1988-1992 predisposto dalla Direzione aziendale. Continua la lettura di Recupero centro storico sella&mosca→
Da sempre, nel grande/piccolo Mediterraneo, i traffici marittimi e le attività di pesca hanno avuto bisogno di riferimenti religiosi per poter affrontare i mari infidi, le tempeste, le insidie delle correnti, delle onde, o i pericoli delle scogliere, sempre pronte, allora come oggi, ad inghiottire le navi. Continua la lettura di La Madonna del Mare a San Francesco→
La morte, dal punto di vista sociale, della città vecchia di Alghero, ha coinciso con la stagione propizia dei palazzinari locali. Erano gli anni ’60/70. Proprio gli anni in cui, lungo le coste galluresi, iniziavano a brillare centri turistici internazionali sorti dal nulla come Porto Cervo o Porto Rotondo. Ottime operazioni immobiliari pensate a tavolino. Continua la lettura di Alghero e la sua città vecchia→
È leggendario che tutti gli algheresi siano stati nominati cavalieri da Carlo V. Ma loro sì, i Gujò i Duran furono investiti del titolo di cavalieri in Piazza Civica dall’imperatore in persona nel corso della celebre entrada ad Alghero. Nell’antica via de La Mercet, via Roma, possiamo ancora vedere la casa di questa antica famiglia, ora palazzo Peretti, un elegante edificio gotico dagli ampi loggiati ad arco, oggi murati. Continua la lettura di Storie di conversos→
L’Hotel Villa Las Tronas si erge in riva al mare, su un promontorio posto tra Cala Lavatoio a Nord e Cala Capone a Sud. Un parco secolare la separa dal Lungomare Valencia. Il nome Las Tronas (in algherese: “i pulpiti”) deriva dalla caratteristica forma di alcuni scogli, ora in gran parte erosi dal mare.
Sorta intorno al 1880 sulle rovine di un’antica torre di avvistamento per iniziativa di Alessandro, terzo conte di Sant’Elia, la villa fu inizialmente destinata a casotto di caccia.Continua la lettura di L’Hotel Villa Las Tronas→
E’ abbastanza noto che la diffusione della vela latina abbia interessato, oltre all’intero Mediterraneo, parti importanti dell’Oceano Indiano e del Mar Rosso; meno noto è il fatto che anche negli Stati Uniti, più precisamente a San Francisco, la vela triangolare sia stata utilizzata alla fine dell’ottocento dai pescatori di origine italiana emigrati in California.
San Francisco: barche di immigrati italiani (da notare la bandiera italiana in bella mostra)
Il 27 luglio 1976 la Corte costituzionale dichiara legittime le trasmissioni radio televisive via etere purché diffuse in ambito locale.
E’ la fine del cosiddetto far west radio televisivo nel quale operavano alcune decine di emittenti che infischiandosene della normativa esistente che concedeva alla sola RAI il monopolio delle frequenze, trasmettevano sia pure tra costanti denunce e minacce di chiusura. Continua la lettura di Quei bravi ragazzi parte seconda→
L’olivastro (olea oleaster) sulla strada di Salondra, regione Covas, è con tutta probabilità il più vecchio di Alghero ed ha una età apparente di almeno 1500 anni, anche se non quello di maggiori dimensioni, specie se confrontato con quello presente nell’oliveto davanti al convento di clausura delle Clarisse a Montagnese. Continua la lettura di Il grande vecchio di Covas→
Le chiese campestri di Alghero: La Madonna dell’Uva
di Anna Cadeddu
Il suggestivo complesso aziendale della Sella & Mosca sorge proprio al centro della sua tenuta di oltre 600 ettari situata a pochi chilometri a Nord di Alghero, nella zona chiamata “I Piani”. Fin dalla sua origine, come in una sorta di piccolo villaggio, comprese, oltre alle cantine e agli edifici destinati all’attività vivaistica, anche le abitazioni dei fondatori e di circa una ventina di famiglie di lavoratori a tempo pieno. Il borgo includeva perfino la scuola elementare, la cui aula, fino al 1957, ospitò anche le funzioni religiose.
La Società Operaia di Mutuo Soccorso fu, per la città di Alghero, un sodalizio particolarmente benemerito nel campo previdenziale ed assistenziale e venne costituito nel maggio del 1883 con sede (mantenuta nel tempo) in via Cavour n° 29. Dopo di lei, sono fiorenti in quegli anni le diverse associazioni Filantropiche che prendono vita nella Riviera del Corallo.
La rivolta popolare di Alghero , in un documento inedito del 1945 di Antonio Budruni
La fine della seconda guerra mondiale seguì di pochi mesi il terribile bombardamento aereo del 17 maggio 1943.
Il giorno di San Pasquale, rimasto impresso nella memoria di chi visse quel terribile momento, rappresentò la fine di una narrazione falsa della situazione bellica, veicolata dall’unico quotidiano locale in edicola, L’Isola. Continua la lettura di La rivolta popolare di Alghero, in un documento inedito del 1945→