L’ultima sera con Elvira©
Capitolo 3
di Valeria Solinas
Bambini e animali dispongono di un minimo comune multiplo. Possiedono entrambi la magia dell’istinto. Sono senza filtri, non conoscono le mezze misure, amano o odiano incondizionatamente, con tutte le proprie forze. Quando un bambino ti abbraccia, un cane ti lecca o, in preda alla paura, ti morde il polpaccio, lo fa con tutta l’energia che ha in corpo. Continua la lettura di L’ultima sera con Elvira →
La riva muta©
Capitolo 2
di Valeria Solinas
Dalla veranda guardo il mare. È necessario, come linfa che progredisce nelle viscere e mi emoziona. Mi scosto dagli occhi i capelli lievemente arruffati, il maestrale li confonde. Sono tutti bianchi, qualche ciocca grigiastra è rimasta per intenerire la ricrescita generosa. Le mie mani sono appassite, osservo la proliferazione di lentigo sul dorso, a pochi centimetri dai polsi, che sono diventate più numerose negli ultimi mesi. Le macchie sulle mani improvvisamente mi fanno scoprire vecchia pur non sentendomi tale. Continua la lettura di La riva muta →
Una nuvola tinta di rosa©
di Alessandro Lo Curto
Ero finito ad Alghero per puro caso: l’aeroplano su cui viaggiavo era diretto a Olbia, dove mi stavo recando per un impegno di lavoro per conto di una società immobiliare svizzera. Là mi sarei dovuto incontrare con un rappresentante delle proprietà di un magnate arabo e lo scopo del mio viaggio era l’acquisto di una prestigiosa villa sulla costa smeralda. Continua la lettura di Una nuvola tinta di rosa →
Tre passi e mezzo ©
Capitolo 1
di Valeria Solinas
Guardo la curvatura dei rari passanti nella penombra dei vicoli fiocamente illuminati di notte. Ogni figura mi fa sobbalzare, studio con attenzione le distanze che ogni mio sguardo, ombreggiato dalla luna rarefatta, registra in maniera distorta e inesatta. Tre passi e mezzo ci separavano, da un ingresso all’altro. Tre passi e mezzo in cui la vita scorreva e inghiottiva il silenzio surreale delle nostre vite, in quest’epoca di Covid-19. Continua la lettura di Tre passi e mezzo →
"bonita y bien assentada"