Fino agli anni sessanta la spiaggia di san Giovanni nella notte tra il 23 e il 24 giugno si affollava di algheresi. La chiesetta di san Giovanni Battista, addobbata e illuminata, rimaneva aperta anche durante la notte per accogliere i devoti del santo. Continua la lettura di La festa di San Giovanni Battista, festa della luce→
Breve descrizione delle opere.
L’autore, da sempre appassionato del mondo sottomarino; passione ereditata dal padre sommozzatore, presenta una serie di opere che rispecchiano il fascino del mondo subacqueo così come si presenta al naturale agli occhi di tutti coloro che si immergono e provano l’ebbrezza e la paura dell’ignoto nei fondali marini e dall’altro lato la tensione e il lavoro dei sommozzatori professionisti impegnati in attività di archeologia subacquea alla ricerca storica del passato. Quindi la bellezza dei fondali e l’ansia del recupero. Continua la lettura di Ugo Zoboli→
Nurra è pianura
che svuota sullo sguardo
un carezza agricola
un desiderio colorato di verde
come sui rami la fertile speranza
che si posa sul volto olivetato
e dai lineamenti carsici
il monte Doglia che risuona
un solco nel vuoto
che sembra naufragio d’Universo. Continua la lettura di Omaggio ad Alghero del poeta Fabio Strinati→
Non ci crederete ma tutto è partito da un pezzetto di velluto rosso che trovai in un cestino di una sartoria di costumi teatrali. Il velluto è particolare perché se lo accarezzi cambia intensità e da opaco diventa lucido, se poi lo accarezzi di nuovo ritorna opaco e così via senza stancarsi mai. Ma non voglio perdermi in troppi particolari, perciò vi racconterò come da un pezzetto di velluto è venuto fuori “Lo Teatrì”. Continua la lettura di Lunga vita a Lo Teatrì→
L’Associazione StoriediAlghero si è dotata di un piccolo spazio espositivo nel cuore del centro storico, vicino agli antichi archi murati di Santa Chiara, di fronte all’ingresso della biblioteca comunale. In piazzetta del Molo numero 9, questo è l’indirizzo esatto, verranno liberamente esposte pitture, fotografie o altro. Continua la lettura di Archi di Santa Chiara→
La città di Alghero: lo “spazio compresso” declinato in tre ambiti.
Di Giovanni Oliva.
Alghero, nasce storicamente come insediamento “coloniale” (prima al servizio dei Doria, potente famiglia di mercanti genovesi, poi al servizio del regno catalano-aragonese), emanazione di un potere lontano, si conferma e sviluppa come organismo destinato a svolgere una funzione prettamente di controllo militare del territorio e della costa. La sua collocazione ai margini di un litorale puzzolente del Nord-Ovest Sardegna, S’Alighera appunto, viene scelta evidentemente perché la posizione è ben difendibile (un piccolo promontorio proteso sul mare, circondato per buona parte da scogli e secche, fornito di fonti d’acqua, facilmente fortificabile e capace di fronteggiare un assedio), prima ancora che per la facilità di farci scalo. C’erano infatti ben altri luoghi adatti a questo scopo: Portus Ninpharum, per secoli aveva svolto ottimamente al compito. E ancora per altri secoli continuerà a svolgere questa funzione. La Città di Alghero rimarrà per secoli un approdo piuttosto insicuro, dotato solo di qualche infrastruttura essenziale. Continua la lettura di La città di Alghero: lo “spazio compresso” declinato in tre ambiti.→
Nell’immaginario collettivo gli eroi son tutti giovani e belli. E così cantava Francesco Guccini. Perché gli eroi sono la parte nobile di noi stessi, sono il riscatto delle nostre esistenze silenziose e ombrose. Sono, sin dai tempi omerici, onore ed esempio. E se un eroe è stato marinaio, in un certo senso continua a viaggiare. Così è per l’eroe e patriota istriano Nazario Sauro, il cui nome è stato dato non solo ad innumerevoli vie e piazze delle nostre città, ma tante navi militari. Presso l’Acquario di Genova il sommergibile Nazario Sauro è addirittura visitabile, e probabilmente molti visitatori, pigri nell’interrogare il web (l’oracolo dei tempi moderni), si chiederanno chi fosse esattamente costui. Succede anche dalle nostre parti, in Sardegna, quando i turisti si incuriosiscono leggendo lo strano nome di una torre algherese: Sulis. Chi mai sarà? O uno stadio cagliaritano dedicato ad un certo Amsicora. Per non parlare di un altro personaggio eroico, ma dimenticato, tale Sigismondo Arquer. L’elenco è lungo. Continua la lettura di Nazario Sauro, storia di un marinaio→
Lo dia 17 de gener, festa de sant Antoni abat, en diversos llocs de la Sardenya s’encenen grans foguerassos, en honor del sant.
Se fan foguerassos perquè se creu, en base a una llegenda, que sant Antoni fossi davallat a l’infern amb el porc que l’acompanyava com un cutxet i havessi arrobat lo foc al dimoni per donar-lo als hòmens. També en la iconografia religiosa sant Antoni abat és refigurat amb un bastó de pastor i acompanyat d’un porc. Continua la lettura di Sant Antoni del foc→
Un processo per superstizione e sortilegi nell’Alghero del 1735.
di Alessandra Derriu
La nostra storia è ambientata nell’Alghero del XVIII, racchiusa nel centro storico, delimitata dal porto, dalle campagne, da qui si arriva e si riparte oltrepassando le porte della città. Le persone si muovono nei vicoli, tra chiese e palazzi, dove la gente vive, si ferma a chiacchierare alle finestre, la notte gli uomini si rifugiano nelle taverne a cercare sollievo dopo una dura giornata di lavoro. In questi luoghi la popolazione si osserva, si ascolta, e si racconta. È come se fossero ancora li quegli uomini e quelle donne, in qualche angolo dell’Alguer vella, all’incrocio dei vicoli, che parlottano per le strade, e si scambiano notizie ed informazioni. Continua la lettura di La “bruixa” Maria Cosseddu→
Ci si potrebbe chiedere perché mai Alghero, nonostante il suo centro storico, le antiche muraglie, le torri ed i suoi caratteristici vicoli, non abbia mai fatto da sfondo a qualche grande film. E’ infatti soltanto pochi mesi fa che è stato girato, per la prima volta, un film “importante” all’interno della città murata. Regia di Cesare Furesi. Continua la lettura di Alghero ed il grande cinema→
Nell’estate del 1916 i coniugi Brázda concludono il loro soggiorno forzato ad Alghero, durato circa un anno, e lasciano per sempre la Sardegna. Amelie Posse Brázdová e suo marito Oki Brázda, sono davvero due “turisti per caso”, almeno per quanto riguarda questo loro viaggio al Alghero di un secolo fa. Continua la lettura di Amelie ed Oki turisti per caso→
Vari mesi fa mi sono ritrovato tra le mani un libro di una scrittrice sarda sconosciuta: Filomena Cherchi. Era un tascabile con un’elegante copertina rigida ed una foto degli Alinari in sovracoperta. Prezzo: neanche 5 euro, abbinato al quotidiano la Nuova Sardegna. Il costo di 2 aperitivi in un bar. Io stesso l’avevo comprato qualche anno fa e, senza nemmeno aprirlo, l’avevo disperso tra tanti altri libri. Poi, in quelle casualità ineluttabili che puntualmente accadono, tante volte descritte dal grande J. L. Borges, mi ritrovai, come già detto, quel libro tra le mani e lo aprii. Titolo: Il canto del pastore.Continua la lettura di Filomena Cherchi e il segreto di Lucia→
Una magnifica serata organizzata, all’insegna della migliore cultura, da Roberto Barbieri nella sua bella casa sui Bastioni Aragonesi di Alghero ha fatto conoscere a molti algheresi, me compreso, la quasi sconosciuta storia di Filomena Cherchi scomparsa a soli 19 anni per una grave malattia, esattamente 100 anni fa, il 25 ottobre 1916. Continua la lettura di Filomena Cherchi→
La Denominazione d’origine Controllata, nota con l’acronimo DOC, è un marchio di origine italiano utilizzato in enologia che certifica la zona geografica della raccolta delle uve utilizzate per la produzione del prodotto sul quale è opposto il marchio. Continua la lettura di Alghero D.O.C.→
Alle spalle dell’Ospedale Civile si trova la necropoli di Cuguttu e Taulera.
Questo antico cimitero del periodo eneolitico ormai è illeggibile nel territorio. Le erbe nascondono da decenni gli ingressi degli ipogei che furono le sepolture degli antichi abitanti della zona nell’età del Rame. Le sue vicende sono ignorate da molti, soprattutto da coloro che utilizzano il luogo come discarica per ogni sorta di rifiuti. Continua la lettura di La necropoli di Cuguttu→
Preparate e pulite in porzioni uguali alla quantità che voi desiderate i gamberoni, gli scampi, i calamari, le cozze, le vongole, i datteri, i tartufi. In una padella fate soffriggere dell’aglio tritato finemente con prezzemolo e peperoncino; versateci i crostacei ed i frutti di mare precedentemente puliti e fate rosolare a fuoco vivo. Non appena si apriranno le cozze, le vongole i tartufi ed i datteri, irrorate il tutto con del vino bianco secco, fate evaporare, aggiungete un mestolino di acqua di bollitura degli spaghetti e continuate a fuoco moderato la cottura.