Tutti gli articoli di Redazione

La Vela Latina e Le barche tradizionali da pesca nel Mondo

Mostra Fotografica

 


La vela latina nel mondo

1a-Vela latina nel mondo
2a-Stele di Alessandro di Mileto -II secolo D.C.
3a-mosaico XII secolo (Venezia)
4a-Il Cairo feluccas
5a-Sambuco (sultanato dell'Oman)
6a-San Francisco- pescatori italo-americani
7a-Gozo di Malta
8a-Isola di Puerto rico (USA)
9a-JAVA (Indonesia)
10a-Da Buggerru a Carloforte (primi-del 1900)
11a-Antignano (livorno)-paranze
12a-Leudo ligure a 2 alberi
13a-trasporto minerale da Bugerru a Carloforte (Italia)
14a-Porto Venere (Italia)
15a-carico minerale a Bugerru (Italia)
16a-ngalawas (tipo di barca) delle coste di zanzibar e tanzania
17a-Tanzania, dhow
18a-Piombino (Italia)
19a-Montecarlo, tartana
20a-San Francisco, porto
21a-Carloforte 1930
22a-Feluca di San Francisco
23a-La maddalena (italia)
24a-trasporto minerale da Bugerru a Carloforte (Italia)
25a-San Giuseppe 2 in Antartide
26a-Porto Venere (Italia)
27a-kenya Mombasa
28a-Vele latine a Marsala
29a-Salerno, campionato italiano
30a-Tricase (lecce)
31a-Regata a Gallipoli (Puglia)
32a-piombino
33a-Shardana a Salerno
34a-Battello Carlofortino
35a-La Maddalena
37a-Rovigno (Croazia)
39a-Aswan(Egitto)
40a-il gozo Catalina a Brest (Francia)
41a-Dhow arabo
42a-Collioure (Francia)
43a-Vrbosca (Croazia)
44a-Llaut a Palma di Maiorca
45a-Isola di Prvic (croazia)
46a-vele latine a Dubai
48a-Abu Dhabi
49a-Betina (Croazia)
50a-Saint Tropez (Francia)
51a-kenia
52a-Isola El Nabtat (Egitto)
53a-Catarroja, (Spagna)
54a-Feluca Nilo (probabile origine della vela latina)
55a-Venezia, Canal grande
56a-Etiopia
57a-Northern-Madagascar
59a-Quatar
60a-Bilancelle a Portovesme (Sardegna)
61a-Mozambico
63a-oceano indiano dhow
64-Dubai
65-olbia
66-Abu Dhabi

 


Le barche tradizionali da pesca nel Mondo

1-Mauritania
2-PAPUA NUOVA GUINEA 6
3-PAPUA NUOVA GUINEA
4-Cina
5-cina
6-Senegal
7-Zanzibar
8-Giappone
9-Cambogia
10-Korea
11-Kenya
12-Benin
13-Korea
14-Italia (Spadara)
15-Bangladesh
16-Cina Del Sud
17-Lago titicaca Bolivia
18-Cina
19-Thailandia
20-Messico
21-Vietnam
22-Tanzania
23-Vietnam
24-Taiwan
25-Nigeria
26-Oman
27-Oman-Musandam
28-Bangladesh
29-Tailandia
30-Mar Rosso (Sambuco)
31-Oman
32-Cina
33-Cina
34-Eritrea
35-Benin
36-Isole dahlark costa eritrea
37-CONGO RUANDA
38-Lago Vittoria
39-Messico
40-Cambogia
41-Isole maldive
42-MADAGASCAR
43-malta
44-ruwanda
45-Senegal
46-2LIBERIA
47-India
48-Iran
49-INDONESIA
50togo
51-Uganda

 


Torre di Sulis, Piazza Vincenzo Sulis, Alghero Vecchia, Alghero, Sassari, Sardegna, 07041, Italia

Torre di Sulis, Piazza Vincenzo Sulis, Alghero Vecchia, Alghero, Sassari, Sardegna, 07041, Italia

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Gli orti algheresi del ‘900

del Comitato dei Custodi della Biodiversità Lo Revellì

Gli ortolani algheresi erano famosi per i loro prodotti,  molto apprezzati anche nei dintorni ed in particolare dai sassaresi, ai quali tutto si può negare ma non di non avere il senso dell’umorismo e di non essere dei buongustai. La grande sfida  tra gli ortolani algheresi era quella di essere i primi a produrre dei pomodori che come primizie spuntavano prezzi altissimi. Non si dimentichi che nel periodo di cui parliamo non vi erano le serre, non c’erano importazioni dall’estero. La sera partivano da Alghero i carri pieni di ortaggi per arrivare al mattino ai mercati generali del capoluogo ed anche di altri paesi vicini. Continua la lettura di Gli orti algheresi del ‘900

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Il caso Puigdemont

di Stefano Campus

Presidente dell’Òmnium cultural de l’Alguer

A dicembre del 2017  Carles Puigdemont, con una lettera inviata da Bruxelles,  ringraziava  coloro che in città avevano manifestato pubblicamente supporto e solidarietà a lui, a tutti i suoi compagni in “esilio” e in carcere e a tutto il popolo catalano ed  auspicava di venire quanto prima nella nostra città. Continua la lettura di Il caso Puigdemont

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Cari No Vax algheresi, ricordatevi di Quinto Tiberio Angelerio

di Nino Monti

Questo sito ha proposto qualche mese fa straordinaria storia del medico Quinto Torquato Angelerio che nel 1582, ad Alghero, affrontò con coraggio e grande proffessionalità l’epidemia di peste che stava devastando la città (leggi: Alghero anno 1582, Q.T. Angelerio, il nostro medico eroe) Continua la lettura di Cari No Vax algheresi, ricordatevi di Quinto Tiberio Angelerio

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Giuan Giovetta

di Sardonicus

Era possibile vederlo in pieno inverno nuotare pacificamente al largo della Muraglia, segno che aveva appena terminato un soggiorno obbligato da qualche parte. La sua resistenza al freddo era proverbiale ed a Claut, a tre chilometri da Longarone, dove aveva fatto il militare, ricordavano ancora dopo qualche anno un algherese che faceva il bagno nel fiume ghiacciato. Al Pub Jamaica si poteva vedere una foto di Giuan sorridente dentro una tamburlana con due blocchi di ghiaccio in mano!

Continua la lettura di Giuan Giovetta

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Come nasce l’ospizio marino di Alghero

Copertina del libro di Stefano Campus

Stefano Campus ha pubblicato il suo primo libro dal titolo “Come nasce l’Ospizio Marino di Alghero”. Un’opera che contiene documenti inediti dell’algherese Giuseppe Alberto Larco, il personaggio grazie al quale si dà l’avvio alla realizzazione dell’Ospizio Marino di Alghero con l’obiettivo di eliminare una discriminazione sociale nei confronti dei bambini algheresi. Continua la lettura di Come nasce l’ospizio marino di Alghero

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L’ Alghero di 121 anni fa vista da L.V. Bertarelli

Introduzione al personaggio Luigi Vittorio Bertarelli, grande giornalista e speleologo.

di Marco Busdraghi

Per parlare delle origini del fenomeno turistico dell’era moderna in Italia ed in particolare in Sardegna, non si può non parlare dei meriti del Touring Club Italiano, ed in particolare di uno dei suoi primi presidenti di inizio  secolo, Luigi Vittorio Bertarelli. Continua la lettura di L’ Alghero di 121 anni fa vista da L.V. Bertarelli

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Giovanni Agostino Saiu, classe 1911: ha navigato tutti i mari e oceani del mondo.

di Nino Monti

Iscrizione, a 17 anni, nel registro della gente di mare.

Com’è noto la Seconda Guerra Mondiale ha lasciato all’Italia una eredità di distruzioni e miserie. Anche ad Alghero toccò la sua parte di lutti e disgrazie. Le ricordano le oltre 100 vittime del bombardamento del maggio del 1943, la distruzione o il grave danneggiamento di oltre 500 case e le tante persone sfollate nelle campagne o nei paesi vicini. Continua la lettura di Giovanni Agostino Saiu, classe 1911: ha navigato tutti i mari e oceani del mondo.

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La mia Africa, la storia di un grande Uomo di Mare algherese: Il comandante Giovanni Bradi

È scomparso all’età di 92 anni Giovanni Bradi, grande comandante di pescherecci d’alto mare che ha operato per decenni nell’oceano Atlantico e Indiano.
Storie di alghero è lieta di ripubblicare il servizio di qualche anno fa sulla vita di un grande personaggio.
A tutta la famiglia Bradi le più sentite condoglianze dalla nostra Redazione.

di Nino Monti

Giovanni Bradi, classe 1931, ricorda con lucidità quando all’età di 11 anni, nascosto all’interno di Nostra Signora di Valverde, superava il controllo dell’Autorità marittima che prendeva nota delle barche che entravano e uscivano dal porto. Continua la lettura di La mia Africa, la storia di un grande Uomo di Mare algherese: Il comandante Giovanni Bradi

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In ricordo di Carlo Catardi

 Di Antonello Bilardi, Nino Monti e Carmelo Murgia

Ci  ha lasciato Carlo Catardi, serenamente, alla bella età di 95 anni. Come  molti algheresi figli di pescatori ha iniziato, sin da bambino, ad avere confidenza con  il mare a seguito del padre. Acuto osservatore,  il giovanissimo Carlo ha impresso nella propria memoria la realtà del mondo della pesca, della fatica e dei pericoli di un mestiere dignitoso che però a mala pena dava un sostentamento alle loro famiglie. Continua la lettura di In ricordo di Carlo Catardi

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Torre di Tramariglio, urgono lavori urgenti

di Nino Monti e Carmelo Murgia

Le coste della Sardegna sono caratterizzate dalla presenza di numerose torri costiere di varie dimensioni: le più grandi chiamate armas o gagliarde, quelle di media grandezza chiamate senzillas, le più piccole chiamate torrezzillas.

Queste ultime, costruite sempre in posizioni tali da poter controllare vasti tratti di mare,  erano utilizzate come punti di osservazione e comunicazione tra loro. Una funzione fondamentale per combattere  la pirateria che per secoli aveva saccheggiato le coste della Sardegna e, non meno importante, per il controllo del traffico mercantile nei periodi di pandemia.

A queste torri Storie di Alghero.it ha dedicato un ampio servizio indicandone nomi, posizioni e caratteristiche.

Oggi ci dedichiamo a parlare di una di esse: la splendida torre di Tramariglio, costruita intorno al 1575 dagli Aragonesi su un colle che sovrasta il golfo di Porto Conte, con vista sulla torre Nuova, del Bulo, della Pegna e Punta Giglio. Una posizione assolutamente strategica per vigilare su un possibile facile approdo per la presenza di una grande spiaggia.

Classificata tra le torrezillas, la torre è cilindrica a  base troncoconica, con base di un diametro di 14 m. e una  altezza di 11 m.

E’ raggiungibile attraverso due stretti sentieri: il primo partendo dalla spiaggia di Tramariglio e il secondo, dalla strada che porta all’hotel Capo Caccia, a un centinaio di metri dal suo ingresso.

Oggi, causa lavori che si stanno eseguendo all’interno dell’hotel, l’ingresso di questo sentiero è bloccato da una rete che sbarra la strada, costringendo, per poterlo raggiungere,  i tanti visitatori del sito ad aggirare l’ostacolo  introducendosi  nella fitta macchia mediterranea.

Un blocco chiaramente illegale in quanto si tratta di un sentiero storico, utilizzato da sempre,  che il Parco di Porto Conte,con un suo autorevole intervento avrà modo di far eliminare.

Percorrendo questo sentiero, come detto con qualche difficoltà, si sale tra magnifici esemplari di lentischi, palme e ginepri, inondati dai profumi della macchia e rapiti dalla vista meravigliosa che, salendo, si apre sul promontorio di Capo Caccia e sull’intero Porto Conte.

Un sito di una ricchezza ambientale rara, oggi fortunatamente sotto la tutela del Parco Nazionale di Porto Conte e dell’Area Marina Protetta di Capo Caccia.

Particolare della scala interna

Sulla sommità del colle, si erge la torre, oggi piuttosto malconcia a causa della mancanza di manutenzione che risale da metà dell’Ottocento, epoca del suo abbandono.

Sono evidenti danni importanti all’ingresso posizionato a circa 4 metri dal suolo e, non meno importanti, all’interno dove è crollata parte della scala che porta al terrazzo da dove si gode di un panorama straordinario.

Sentiero di accesso alla torre

Compreso purtroppo la visione dell’albergo, oggi in stato di abbandono, che ci porta inevitabilmente agli anni sessanta quando la sua realizzazione fu il frutto di un giusto compromesso tra un oggettivo danno all’ambiente fatto in un’area tra le più belle, se non la più bella, della costa algherese e la contropartita rappresentata dall’occupazione di  200 persone.

Un compromesso oggi inaccettabile all’idea che qualcuno voglia trasformare l’albergo in un condominio. Ma di questo ne parleremo in un prossimo servizio.

Tornando alla torre di Tramariglio, ribadiamo l’urgenza di lavori che riportino la struttura in sicurezza e ne salvino la fruibilità. Alghero non può trascurare un sito di  così grande valore storico, ambientale e turistico.

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